Istinti e sistema di difesa biologico
Nov 03, 2023 | Medicina Psicobiologica, difesa biologico
Dopo queste premesse entriamo più in profondità per chiarire meglio questi concetti.
Abbiamo parlato della continuità tra psiche e corpo che viene mantenuta dagli istinti e che quando questa continuità viene meno si manifesta la psora latente cioè la malattia. Questa continuità viene distorta come conseguenza della errata percezione degli istinti e per il sovrapporsi di diversi fattori stressanti che alterano la fisiologica attività del sistema nervoso autonomo, endocrino ed immunitario.
Questi stessi concetti possiamo descriverli utilizzando dei termini più moderni
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- “trasduzione mente-corpo” dell’informazione
- “percezione organismica” (o interocezione)
Partiamo da un caso clinico descritto negli anni ’50 del secolo scorso come esempio pratico della trasduzione mente-corpo dell’informazione e di come la psiche possa influenzare sia la spinta vitale che la psora latente.
Il sig. Wright aveva un linfosarcoma maligno in stato avanzato e dopo diversi tentativi con farmaci palliativi e terapia radiante si trovava nel letto di una clinica americana specializzata. Era in fase terminale, respirava solo con l’ossigeno e si attendeva solo il momento del suo decesso. Nonostante le sue condizioni fisiche fossero pessime era ancora lucido e cosciente della sua situazione critica. Ogni mattina voleva ancora leggere il giornale per rimanere informato sui vari accadimenti mondani e un tale giorno trovò un articolo dove si diceva che gli scienziati stavano sperimentando un nuovo farmaco contro il cancro, il krebiozen, che stava dando dei buoni risultati.
Questa notizia lo entusiamò tantissimo ma nonostante le sue richieste insistenti di essere sottoposto alla sperimentazione, non venne incluso a causa delle condizioni troppo deteriorate e a causa della sua bassissima aspettativa di vita. La notizia dell’esclusione lo lasciò molto amareggiato, contrariato e deluso e disse al medico di essere sicuro di aver perso la una “occasione d’oro” per rimanere vivo. Allora il medico, vedendolo cosi abbattuto e così sicuro che quella sarebbe stata la sua occasione d’oro decise di includerlo. Mr. Wright ne fu felicissimo ed entro pochi giorni iniziò le sedute con il krebiozen. Tutto il personale della clinica rimase senza parole nel vedere mr. Wright alzarsi dal letto e camminare senza ossigeno dopo soli 3-4 giorni dall’inizio della terapia. Se ne andava in giro per la corsia chiacchierando allegramente con le infermiere e con chiunque voleva ascoltarlo. La cosa fu ancora più sorprendente quando i medici verificarono che invece tutti gli altri pazienti inclusi nel protocollo non avevano avuto nessun miglioramento e molti di loro erano anche peggiorati. Invece per mr. Wright tutto sembrava andare benissimo: anche le masse tumorali erano scomparse!!
Dopo un mese di terapia venne miracolosamente dimesso dalla clinica da dove uscì con le sue gambe tutto trionfante e felice. Lui era un pilota di aerei e ritornò a volare come faceva prima di ammalarsi. Però nei mesi seguenti i risultati della sperimentazione nelle cento cliniche americane stavano dimostrando che il krebiozen non funzionava e questa notizia arrivò anche a Mr. Wright. Questa cosa lo turbò in modo così importante che un po’ alla volta il suo umore peggiorò fin quando ricadde uno stato di profonda tristezza e depressione e le masse tumorali si ripresentarono.
Fu allora che il medico che lo seguiva intravide la possibilità di provare il placebo vista la sua grande fiducia ed euforia nel krebiozen che aveva dimostrato la prima volta. Il placebo consiste nella somministrazione di acqua fisiologica mentre il soggetto ricevente sa di stare assumendo il farmaco vero e proprio.
Questa volta però mr Wright era scettico perché ormai diversi giornali avevano parlato dell’inefficacia del farmaco. Allora il medico ebbe l’intuizione di convincerlo dicendogli che in realtà era stato dimostrato che il mancato funzionamento del krebiozen era dovuto alla cattiva conservazione del farmaco. Il medico assicurò a Mr. Wright che gli avrebbe iniettato il farmaco fresco e funzionante.
In modo sorprendente anche questa volta in pochi giorni le masse tumorali scomparvero come neve al sole e lui tornò nuovamente a volare e fare la vita di prima come se nulla fosse mai accaduto. Questa situazione durò fin quando, dopo circa 2-3 mesi l’American Medical Association pubblicò definitivamente la notizia che “gli esperimenti condotti su area nazionale avevano dimostrato che il krebiozen è un farmaco privo di efficacia per la cura del cancro”. Pochi giorni dopo la pubblicazione di questa notizia Mr. Wright venne nuovamente ricoverato in uno stato di profonda depressione e dopo due giorni morì.
Questo caso è stato sempre etichettato come qualcosa di miracoloso.
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